Formello – Intervista a Gaia Scarinci di ICE CLUB 3
Imprese e imprenditori di Formello
Intervista a Gaia Scarinci di ICE CLUB 3 a Formello
Intervista dopo intervista ci accorgiamo di come il territorio di Roma Nord sia fertile di una giovane imprenditoria in continua espansione a conferma di come questo territorio sia dinamicamente in crescita.Abbiamo intervistato Gaia Scarinci una giovane imprenditrice nata e cresciuta a Formello che ha vissuto il cambiamento generazionale, sia in bene che in male e da giovane ha deciso di portare avanti un’attività giovanile, l’Ice CLUB 3 proprio sul corso principale di Formello. Questo è il terzo punto vendita della catena Ice Club, gli altri due sono a Morlupo e Rignano Flaminio.
Gaia viene da realtà completamente diverse, con il sogno nel cassetto di diventare una commercialista e dopo aver lavorato in uno studio commercialista ha deciso, assieme alla sorella, di intraprendere cinque anni fa questa avventura chiamata Ice Club. Alla domanda: “come ti è venuto in mente di aprire un bar gelateria” ci ha risposto: “ …penso che tutto ciò che riguarda il cibo e ciò che ne consegue sia alla base di tutti i giorni, un quotidiano che ci accompagna anche solo nei piccoli gesti, come prendere un caffè, un buon caffè” “il reparto food&beverage andrà sempre a migliorare o peggiorare, purtroppo, in alcuni casi, ma in ogni caso è sempre frutto di una inevitabile innovazione “. “i gusti del gelato ne sono un esempio, laddove prima il classico la faceva da padrone in un mercato che non offriva alternative, oggi la scelta dei gusti è sicuramente più ampia ed il cliente è più abituato alla diversità”. “Quando la materia prima è la tua puoi giocare come vuoi creando gusti innovativi che funzionano”.
“L’Ice Club 3 di Formello è proprio su viale Umberto I, un punto di passaggio non indifferente e davanti ad una scuola, come hai affrontato l’emergenza sanitaria attuale?”
“Noi eravamo abituati ad avere tutto sul posto, questa nuova forma di domicilio era ben lontana dalla realtà e sin da subito ci siamo adoperati con le consegne a domicilio, e non ti nascondo che per certi versi è stato anche un bene se vogliamo perché ci ha fatto scoprire una parte di clientela alla quale non avevamo mai fatto caso”, e quindi la clientela è stata anche nuova, non solo i fedelissimi? “ con il lockdown abbiamo acquisito diverse persone che prima non facevano parte della nostra clientela, anche perché, in alcuni momenti, l’unico Bar aperto era il nostro e questa ha permesso di farmi conoscere non solo come gelateria ma anche come caffetteria. Anche nel caffè infatti ( https://clubkave.it/) abbiamo ricercato la qualità cosi come nello yogurt (https://www.natfood.it/) e nei cornetti (https://fornodasolo.it/) e tutte queste scelte assieme al rapporto con la clientela ci hanno permesso di crescere in questi cinque anni di vita”.
“Il livello di nervosismo della popolazione è abbastanza alto in questo periodo, hai trovato particolari difficoltà e differenze rapportandoti con i clienti?”
“Il rapporto con la clientela è parte integrante e fondamentale per la riuscita di un’attività come questa, specialmente in questo periodo dove il livello di nervosismo è alle stelle. Ma credo che piano piano ci stiamo abituando a questa situazione, anche con la speranza di essere arrivati quasi alla fine e di poter offrire un servizio completo e come si deve in vista dell’estate.”
“Che rapporto hai con i social network e quanto sono importanti ai fini della tua attività?”
“ Facendo parte della generazione dei Social Network, non potevo rimanere indietro. Come Ice Club sponsorizziamo tutti i nostri prodotti sia su Instagram che su Facebook, e teniamo sempre attivo un canale diretto con i nostri clienti, utile molto anche durante il lockdown, che ha avvicinato, nel bene e nel male, molte più persone, di differenti fasce d’età, alle piattaforme Social”.
“Nella tua esperienza in questa attività, quali sono state le maggiori difficoltà incontrate? E se tornassi indietro con l’esperienza di oggi, cosa faresti in modo differente e cosa faresti allo stesso modo?”
“Tutto il percorso che ho avuto è stato utilissimo per imparare ciò che in futuro spero non capiti più. Per me è stato un mondo nuovo, sono passata dall’essere dipendente a gestire un locale tutto mio a 25 anni. Trovarsi di fronte ad una attività tutta tua e doverla gestire a 360 gradi a portato sicuramente a dei momenti di crollo, che mi hanno spinto quasi a lasciare tutto. Ma poi pensando al rapporto costruito con la clientela e a tutto il seguito che mi stavo creando, ho detto no, non mollo ce la devo fare. Quindi no, non cambierei nulla, anzi mi ritengo fortunata per tutto perché grazie a questi errori di percorso, ad oggi sono molto più inquadrata. Tutto quello che è stato è servito”.
“Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?”
“Sono molto fiduciosa per una riapertura totale, non solo per quanto riguarda la mia attività ma anche per il “mondo normale”. Sono sempre stata ottimista nella vita ed anche in questo caso lo sarò. I progetti per il futuro ci sono anche grazie alla collaborazione con mio fratello che è nel mondo della ristorazione. Ci spingeremo verso il mare, chissà? Il nostro obiettivo in ogni caso è anche quello di diventare fornitori e di uscire dai confini di Formello, come già abbiamo iniziato con il centro commerciale Tiberinus a Capena.”
