Formello – Macelleria Carni Sandro
Imprese e imprenditori di Formello
Macelleria Carni Sandro dal 1952 – da 70 anni a Roma Nord
Tra le prime attività della storia di Formello troviamo la Macelleria Carni Sandro che nasce da Eros Angelici nell’ormai lontano 1952. “All’epoca l’attività era principalmente di vendita di cacciagione in quanto mio nonno cacciatore, possiamo vedere fuori dal negozio infatti ancora i due ganci di ferro che servivano proprio ad appendere fagiani, lepri e tutto il cacciato.” “Dopo la morte di mio nonno, mio padre a 18 anni inizio a portare avanti l’azienda di Formello che fino al 2013, con la scomparsa di mio padre, si è evoluta ed espansa anche sul territorio romano con altri cinque satelliti.” Cosi ci racconta Fabio Angelici della Macelleria Carni Sandro a Formello, erede di una storia che dura da settant’anni.
Come è cambiata la tipologia del cliente negli ultimi anni? Il Cliente è consapevole di quello che acquista oppure acquista per acquistare?
“Diciamo che la maggior parte della clientela compra perché deve comprare la carne, di conseguenza molti neanche pensano di venire tutti giorni qui in negozio perché passando per la grande distribuzione con la necessità di acquistare ad esempio un detersivo o uno shampoo contestualmente comprano anche una fettina di carne, cosa che qui da me non è possibile fare. Tutto questo però è normalissimo e questa sorta di diseducazione infatti è dettata principalmente dalla pigrizia. Infatti il commercio è cambiato tantissimo, mentre negli anni 50 mio nonno vendeva la cacciagione appesa all’esterno del negozio, oggi una signora vuole fare il meno possibile e magari vorrebbe trovare tutto già pronto. Mi ricordo ad esempio che 15/20 anni fa, quindi non poi così lontano, la clientela comprava esclusivamente macinato spezzatino e fettine oggi invece vuole tutta una serie di preparati che un tempo non erano neanche pensabili.”
Secondo te perché, aldilà del fattore tempo/pigrizia, non c’è più questa attenzione, questa ricerca di prodotti di qualità e sempre più spesso si predilige la grande distribuzione?
“ Anche qui qualcosa, seppur lievemente, sta cambiando. Se fino a qualche anno fa la carne di supermercato era di scarsa qualità oggi anche i supermercati si stanno specializzando senza mai naturalmente raggiungere i livelli di qualità di una macelleria specializzata dove la carne essendo il prodotto principe si compra per dare il massimo. C’è sempre il cambiamento, anche in questo ambito, in Europa ad esempio, molti allevamenti sono cambiati, allevamenti come quelli polacchi si evolvono con nuove tecniche e diventano così tra i migliori in Europa, anche la carne spagnola è cresciuta tantissimo, qui la differente concezione di allevamento rispetto a quello italiano, porta a far crescere molto la mucca e ad aumentare i tempi di frollatura dopo la macellazione che aiutano così a rendere le carni più delicate.”
Hai sempre fatto questo mestiere?
“Diciamo che Questo è un lavoro che ho sempre fatto anche se l’ho trascurato per circa 15 anni dedicandomi alla ristorazione, che è un campo molto vasto ma dove ho avuto la fortuna di conoscere tante persone che mi hanno fatto acquisire esperienza anche in altri ambiti come ad esempio quello enologico e degli alcolici in genere. Quindi una diversificazione però sempre inerente all’ambito enogastronomico. Proprio a tal proposito mi piacerebbe molto ampliare la vendita di vini di medio alta qualità. Ricollegandomi al discorso di prima, anche qui c’è di mezzo il cambiamento, un mondo enologico cambiato radicalmente negli ultimi dieci anni grazie anche all’avanzare delle nuove tecnologie sia di produzione che di trasporto che di pubblicizzazione. Mai infatti avremmo immaginato che in Sudafrica si potessero produrre vini di alta qualità eppure è così.”
Cosa significa fare il commerciante oggi?
“Quando eravamo piccoli io e mio fratello Paolo, giocavamo ai giardini qui davanti, fino a 13/14 anni e sicuramente non lavoravamo all’interno del negozio, ma l’aria di macelleria comunque veniva respirata. Mio padre e mio zio non ci hanno mai messo un coltello in mano, ma osservando ogni giorno e facendo domande alla fine ho iniziato anche io. infatti arrivare l’ora di chiudere il negozio venivamo chiamati per pulire il banco, e li con mio fratello iniziavamo le pulizie di un bancone a quell’ora già vuoto. Il banco di allora era ben diverso da oggi perché diverse erano le licenze di vendita. Ad oggi per assurdo anche un tabaccaio potrebbe vendere il prosciutto ma un tempo non era cosi. L’ampliamento delle licenze è stata un arma a doppio taglio sia nel bene che nel male perché ha favorito il proliferare di centri commerciali e supermercati penalizzando le attività specializzate. Oggi come oggi, secondo me, invece vince il negozio specializzato anche qui nel bene e nel male. Puoi prendere il cliente che vuole un negozio specializzato ma anche quello che vuole trovare non solo la carne, con le stesse modalità del supermercato. Oggi fare il commerciante è difficilissimo per tanti motivi. Decidere se ed in cosa specializzarti o meno diventa fondamentale e quindi decidi di vendere la carne ma anche tutto quello che gira intorno alla carne, magari cercando prodotti più di nicchia come ad esempio il carbone per il barbecue di un legno particolare o un aromatizzatore per cercare di avere un’esclusività che però essendo anche un prodotto nuovo non rientra nella cultura della cucina italiana e di conseguenza attirerà 1 persona su 10 che è anche già quella che vuole la macelleria specializzata. Quindi diventa necessario diversificare con altri prodotti; Scelte obbligate dal commercio dove se uno è forte di tasca può soccombere con l’attesa se invece è il contrario l’attività muore”.
Vivere a Formello e lavorare a Formello?
“ Qui il mercato è cambiato semplicemente perché Formello negli anni si è popolata e sta diventando un sorta di quartiere a pochissimi chilometri da Roma Nord. Proprio qualche giorno fa parlavo con un mio cliente di questo. Lui lavora sulla Tiburtina e mi ha detto: sono cresciuto a Roma ma non vivo in questo marasma e almeno quando vengo a Formello sono in tranquillità, quindi uno cresciuto in città che ha preferito allontanarsi. A Formello si vive bene, ho abitato per un anno a Roma e per un anno intero non sono riuscito a dormire perché non ero abituato ai rumori cittadini. Qui si dorme ed anche bene, si vive la dimensione di un paese senza però essere a tutti gli effetti un paese. Per quanto riguarda il lavoro, questo è un mestiere che va aggiornato ma dall’altro lato è un lavoro che non sanno fare in tanti ed è un mestiere che con gli anni andrà a morire in quanto probabilmente non ci sarà neanche più un rapporto con il cliente. Se le persone e la clientela non si accorgeranno di questo arriveremo ad un punto in cui la carne verrà venduta solo in scatola. Oggi il prezzo della carne è aumentato tantissimo e naturalmente tutto questo è dovuto da diversi fattori tra i quali i trasporti, l’aumento della corrente della benzina ecc. ecc.”.
Dove prendi la carne ?
“Io compro da un amico Andrea Gargano, un ragazzo che fa molta ricerca sulla qualità della carne e degli allevamenti non solo a livello nazionale ma soprattutto a livello europeo come Finlandia, Polonia e Spagna, di queste purtroppo ne riesco a portare solo una piccola parte perché ancora non ho la clientela adatta ed a livello nazionale da Belfiore che lavora vitelloni di Angus cresciuti in Italia.
Cambiamento ed adattamento queste le parole chiave di un mercato difficile ma sempre in continua evoluzione. La velocità del mondo moderno non risparmia neanche piccole perle come la nostra Formello. Un famoso vecchio politico e storico inglese diceva:”
“Non sempre cambiare equivale a migliorare ma per migliorare bisogna cambiare” Formello ci sta provando e con esso anche tutte quelle attività specializzate che tengono in piedi il tessuto sociale ed economico del paese stesso conferendogli un carattere unico e scelto da sempre più persone che decidono di stabilirsi in questo splendido territorio.