Roma Nord – La Pasqua contesa di Roma Nord
Roma Nord – La Pasqua contesa di Roma Nord
Formello e il martedรฌ di Pasquetta – La scampagnata Formellese
Se ti trovi a passare per Formello il giorno dopo Pasquetta noterai qualcosa di strano. Tu magari sei qui per lavoro o sei di passaggio tutto preso dai tuoi tempi ristretti, sempre di corsa, dopo due giorni di festa, oggi รจ martedรฌ e si ricomincia. Sei in macchina, potrebbe esserci giร quellโaria tiepida che anticipa lโestate, dโaltronde a Pasquetta piove sempre e il giorno dopo no, abbassi il finestrino e subito un inebriante odore di brace pervade la tua auto, ti accorgi che nei prati cโรจ tanta gente che si diverte in compagnia e ti sorge il dubbio? Oddรฌo ma che giorno รจ? Tranquillo non sei impazzito e non hai bevuto di prima mattina, ti sei solo imbattuto nella Pasqua di Roma Nord piรน strana ed unica al mondo: la Pasquetta Formellese.
La storia narra che nel ย 1402 quando un giovane pastorello di porci, monco da una mano, entrรฒ nelle rovine di un castello diroccato: seguiva una scrofa bianca del suo gregge che da giorni si allontanava, preoccupando e incuriosendo il ragazzo. Trovรฒ la scrofa incredibilmente inginocchiata, addirittura con le zampe anteriori giunte, di fronte a unโantica immagine della Madonna. A questo punto gli apparve Maria, su di una pianta di sorbo che cresceva tra le rovine della chiesa del castello, restituendogli in Grazia la mano mancante, in cambio della sua testimonianza del miracolo verso le genti di Formello.
Questa leggenda diede vita al Santuario fondato dagli Orsini (tra il 1427 eย il 1487)ย che inizialmente serviva a bonificare tutto il Feudo Orsini nellโAgro Veientano (Formello, Campagnano, Cesano e Sacrofano), o almeno quello snodo viario al suo centro costituito dalla Valle del Sorbo ma giร alla fine del โ600 Cesano e Sacrofano erano meno interessate alle vicende del Santuario e anche la viabilitร nel feudo venne modificata dai Chigi in quella che ancora oggi conosciamo mentre tra Formello e Campagnano iniziรฒ una vera faida su quale comunitร avesse maggiori diritti sulla venerazione del Santuario.
Questa contesa era comunque vana: i Padri Carmelitani del Sorbo godevano di una certa indipendenza, e anche se il Santuario era censito tra i beni del Territorio di Formello, era considerato un piccolo fondo a se stante. Si fa risalire alla fine del โ500 un episodio โgraveโ tra le due comunitร , quando una di esse non attese lโaltra alle porte del Santuario nel giorno del Lunedรฌ dellโAngelo, mancando di rispetto allโaltra, ma questo tipo di lotta campanilistica era facilmente gestito dai proprietari del Feudo, Orsini prima e Chigi poi.
Bastava una sorta di palio, di gara, a stabilire quale delle due cittadinanze avesse il diritto di entrare per prima, la Gara del Solco Dritto: due โcampioniโ, uno per parte, tracciava un solco con lโaratro, piรน dritto possibile, e la parte vincitrice si attribuiva la prioritร .
Tra gli anni โ50 e โ60 del novecento, complici lโuscita di scena dei feudatari e il boom economico, che vedeva nella โscampagnataโ la nuova affermazione sociale, la contesa si fece piรน accesa e iniziarono degli scontri tra le due comunitร , soprattutto tra i giovani, per lโoccupazione dei posti migliori nelle Valli. Da qui la decisione di suddividere i giorni di festa: Campagnano, che ora aveva il Santuario nei propri confini territoriali, amministrativi e parrocchiali, ottenne la prioritร definitiva con la festivitร nel giorno di Pasquetta, mentre Formello si tenne il giorno dopo, con un giorno di festa in piรน, giorno denominato โScampagnata Formelleseโ.
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