Formello – Una cerniera tra 2 mondi
Formello, una cerniera tra 2 mondi
Il vicesindaco di Formello Lancianese: “restiamo sempre un paese”
Recentemente il portale culturaidentita.it ha pubblicato un articolo sulle nostre zone indicando Formello come il “Borgo che non perde la sua identità “. Nonostante la sua vicinanza alla Capitale, Formello ha saputo mantenere nel corso del tempo un suo fascino indipendente. Meta di molti romani stanchi della frenesia cittadina, un Comune evoluto ma allo stesso tempo radicato nella tradizione funge da cerniera tra il passato ed il futuro costituendo un presente tangibile e produttivo. Nell’intervista a cura di Angela Massa il Cristiano Lancianese, vicesindaco di Formello ci rassicura affermando orgogliosamente:
“Siamo a pochi chilometri da Roma ma la metropoli non ci ha divorati: restiamo orgogliosamente un paese”.
Antinomia storica per Formello, la vicinanza a Roma ha tanto nuociuto al paese nell’antichità, quando i suoi confini si mescolavano con la storica e famosa Veio, grande nemica della Roma nascente, quanto invece gli ha giovato nella modernità, quando Formello è diventato un popoloso borgo che quasi quasi suffraga la città eterna. (La storia di Formello) Dalla notte dei tempi pertanto Formello è stata al centro di un dualismo, dapprima territoriale ed oggi produttivo ed economico “…due nature molto diverse coesistono, quindi, a Formello: quella dell’Italia dei “mille campanili” e una importante vocazione produttiva, rappresentata da un vero e proprio distretto nel quale sono raggruppate importanti aziende di logistica, della salute e, ovviamente, case di produzione cinematografica. Un’economia ricca e variegata alla quale si aggiungono anche il commercio di prossimità e il turismo gastronomico: tra gli elementi fortemente identitari che l’amministrazione sta valorizzando c’è anche l’olio, prodotto artigianale che non manca mai sulle tavole e nei ristoranti dei formellesi…”
Anche i Chigi che volevano costruire una Versailles di Campagna, quella che i nativi chiamano Versaglia, poi alla fine se la sono dimenticata e ora quell’impianto di villa giace tra le erbe, e proprio per questo e sempre in contrapposizione sia con la modernità che con lo stop totale dovuto all’emergenza sanitaria in atto, il sindaco Gian Filippo Santi ha deciso di non fermarsi e continuare il recupero della Villa Chigi Versaglia, appunto un piccolo gioiello costruito nella seconda metà del Seicento su commissione del cardinale Flavio Chigi. I lavori, dopo anni di incuria, saranno attuati nell’ambito di un progetto valorizzazione dei beni culturali attraverso l’information tecnology tra i Comuni della zona, di cui Formello è capofila.
Lo scopo dichiarato da Lancianese è restituire alla popolazione un altro pezzo di quell’identità italiana che si fonda sulla storia e sulla cultura.
Così la piccola Versailles di Formello lasciata al dialogo con gli spiriti della natura selvaggia tornerà a splendere come simbolo della dualità di questo splendido Borgo.