Formello – Quattro chiacchiere con Barbara Loi di “PizzalCorso”
Imprese e imprenditori di Formello
Quattro chiacchiere con Barbara Loi di “PizzalCorso“
Molteplici sono le realtà imprenditoriali sul territorio formellese. Dalla piccola impresa familiare all’azienda multinazionale, queste sono le realtà che formano il tessuto sociale ed economico creando opportunità di lavoro creando un sensibile aumento demografico ed una naturale emigrazione dei romani estenuati dalle affollate e trafficate strade verso un paese così versatile in campo abitativo ed economico.
“Formello è un Comune a nord di Roma, che si sta sviluppando rapidamente e sono molte le aziende che scelgono di insediarsi nel nostro territorio per la sua posizione strategica” dichiarava qualche anno addietro la giunta comunale formellese.
Abbiamo intervistato l’imprenditrice Barbara Loi che assieme a suo marito Marco sono i fondatori e gestori delle Pizzerie “PizzalCorso” di Formello.
“Barbara, parliamo un po’ di storia, qual è stato il tuo percorso lavorativo prima di arrivare ad oggi?”
“fin da ragazzina ho sempre sentito l’esigenza di avere una mia autonomia, e nei fine settimana, una volta libera dagli impegni scolastici, lavoravo nell’attività di mio padre, una pizzeria. Una volta conseguita la laurea in lingue, con specializzazione in traduzioni, sono partita per gli stati uniti, dove sono rimasta per tre anni, ed anche li ho lavorato, sempre nell’ambito della ristorazione, mentre facevo corsi di perfezionamento di inglese.
Una volta tornata ho provato altri lavori in diversi ambiti, poi però ad un certo punto mio padre decide di andare in pensione, ed insieme a mio marito marco abbiamo deciso di intraprendere questa attività, che ad oggi ed una delle poche cose che mi rende felice. Nel settembre del 2014 abbiamo rilevato la pizzeria ed un paio di anni dopo abbiamo ampliato il locale per consentire anche le consumazioni al tavolo, creando così la prima sede di “Pizza al Corso” su Viale Umberto I. Nel maggio 2019 abbiamo aperto la seconda sede di “PizzalCorso” al Centro Commerciale Ronzetti a ridosso della zona industriale di Formello.
“Tornassi indietro, con l’esperienza di oggi, cosa faresti in modo differente e cosa faresti allo stesso modo?”
“Se dovessi tornare indietro, rifarei tutto cosi. Mi piace l’idea di aver diversificato le mie esperienze prima di intraprendere questa attività, perché ho avuto la possibilità di conoscere le due facce della medaglia, l’essere titolare e l’essere dipendente, questo mi permette spesso di mettermi nei panni dei miei dipendenti e dei miei ragazzi, cercando di creare una sinergia sempre più forte.
Mi reputo molto fortunata nel poter condividere questa esperienza con mio marito Marco perchè entrambi riusciamo a mantenere i nostri spazi ma allo stesso tempo condividere una giornata insieme. La nostra passione comune, diventata lavoro, ci porta a studiare insieme sempre nuove ricette anche tra le mura domestiche.
“La domanda sorge spontanea: “che sei tornata a fare dagli Stati Uniti?”
È la domanda che mi sento fare più spesso: “ma che sei tornata a fare dagli Stati Uniti”? oppure “Che ti sei laureata a fare”? Perché? Perché in America, secondo la mia esperienza, puoi stare a vent’anni, quando hai prospettive di vita diverse rispetto alle attuali. A vent’anni hai il mondo tra le mani ed è giusto conoscere e fare nuove esperienze. Poi però, ad un certo punto, la vita deve cambiare, devi dare delle priorità diverse, di conseguenza non avremmo mai cresciuto un figlio in America, soprattutto a New York dove ero io. Una città che adoro e continuerò sempre ad adorare, ma la stabilità e la qualità della vita che l’Italia può offrire è difficile da trovare in altre parti del mondo. Purtroppo siamo in balìa di una serie di situazioni difficili da affrontare però non sappiamo quant’è bello quello che abbiamo tra le mani perché forse non lo conosciamo abbastanza.
“Come ha influito sull’andamento della tua attività e nei rapporti con le persone questa situazione incerta, tra un lock down ed una zona rossa?”
Moltissimo, in prima battuta ci siamo trovati costretti, inevitabilmente, a chiudere l’ampliamento della sala con i posti a sedere ad oggi superflua, ma comunque in tutta questa situazione, io mi ritengo una privilegiata, perché rispetto ad altri settori noi siamo sempre rimasti aperti, magari a non guadagnarci, ma comunque siamo andati avanti. Per noi, rispetto ad un ristorante ad esempio, è molto più facile fare asporto perché essendo un concetto già esistente nella nostra quotidianità abbiamo solo ampliato il sistema di consegne. Una cosa è certa, il cliente adesso è molto più stressato
“Cosa pensi da “operatore” del mercato del food & beverage in Italia e del suo futuro?”
Il settore del Food, attualmente, è uno dei più bersagliati. Non c’è più quella libertà di spostarsi dove si vuole, scegliere il locale, fare un aperitivo in sicurezza e serenità, ma è anche vero che è un settore molto fluttuante e in molti casi non in tutti purtroppo, ci si può reinventare come nel mio caso. Soprattutto con l’asporto ad esempio, ho ampliato il servizio nella zona industriale di Formello riuscendo ad acquisire una nuova fetta di clientela che c’è sempre stata ma che io non avevo visto perché non ne avevo bisogno.
Questo sicuramente ha portato dei benefici ed una crescita, il mio prodotto infatti non si limita alla sola pizza ma spazia anche dalla gastronomia alla rosticceria con la possibilità di realizzare catering completi.
Dunque dal cliente della zona industriale assaggia il mio prodotto si creano altre dinamiche a catena ( catering del pranzo della domenica, compleanni ecc. ecc.). che ci hanno permesso di sopravvivere fino ad oggi.
“Che importanza dai all’attività di marketing e comunicazione on line? Social Network e affini sono necessari per lo svolgimento di un’attività?”
Ti porto un esempio, prima in pizzeria c’era la lavagna o il volantino con le novità, adesso se non realizzi un post su Facebook o Instagram nessuno sa nulla. Inoltre mi rendo conto che non è solo una prerogativa dei giovani anzi, sempre più adulti si affidano a social per conoscere e rimanere aggiornati sulle novità sia naturalmente della mia attività sia di tutto quello che riguarda il territorio. Io non sono al passo con i tempi ma è necessario che la mia azienda lo sia.
“Preparazioni, Prodotti, materie prime che importanza hanno all’interno della tua catena produttiva? Ed il cliente si è abituato alle novità o punta ancora sul classico?”
Noi abbiamo sempre privilegiato la materia prima, e la qualità. Sicuramente a livello economico c’è una spesa maggiore da parte nostra ma indubbiamente la resa finale è ben diversa. Realizzare tutto a mano, con prodotti di qualità fa la differenza. Nel team, l’artista è Marco, mio marito che ha trovato il suo “posto nel mondo” se così possiamo dire. Tutto quello che viene riprodotto ed esposto sui nostri banconi è frutto del suo estro e della sua passione, recentemente, ad esempio, una novità è stata il supplì con pere caramellate cotte nel cognac e riso mantecato con gorgonzola.
Il Cliente si è abituato nel tempo a questo tipo di cambiamenti e sperimentazioni, adesso è molto più facile, all’inizio nel passaggio di testimone tra l’attività di mio padre, che era più classica, e la nostra la transizione è stata molto più lenta. Nel tempo abbiamo rivoluzionato anche l’impasto stesso, perché anche mantenendo una tipologia di farina con una altissima percentuale di soia e riso questo è un campo in cui c’è una continua evoluzione, continue ricerche sulle materie prime, e noi abbiamo scelto una farina molto più raffinata con il risultato di avere un impasto ancora più leggero e digeribile. Il settore va avanti, e se prima le pizze classiche prima occupavano l’80% del banco adesso occupano un 20/30% ed il cliente si è adattato nel giro di poco tempo. Appena ha capito che c’era qualcosa in più ha voluto sperimentare e tuttora il cliente quando arriva dice : “ che mi fai assaggiare”?.
“Progetti per il futuro ….incerto?”
Il progetto per il futuro è non bagnarsi. Un cliente mi dice sempre : “ quando piove che cosa fai tu? Cerchi di non bagnarti”. Questo è un periodo in cui devi cercare di non bagnarti, non puoi far smettere di piovere, adesso bisogna solamente cercare di tenere in equilibrio l’elefante sul filo.
