🗓 2020… L’ANNO BISESTILE
365+1 = Anno Bisestile!
Origini, Proverbi e Curiosità
Un anno civile ha la stessa durata di un anno solare, il tempo impiegato dalla Terra a compiere una rotazione intorno al sole per tornare perfettamente sulla linea dell’equinozio. Secondo l’astronomia questa azione si compie in 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi. Il calendario da noi adottato è invece quello gregoriano, nato su iniziativa di Papa Gregorio XIII il 4 ottobre 1582, con una durata, come tutti sappiamo, di 365 giorni. Diventa quindi necessario “regolare” le cose adeguandosi all’anno solare e questo viene effettuato proprio con l’anno bisestile: per praticità le 6 ore in più vengono incorporate in un giorno in più con cadenza quadriennale. Riuscire a individuare, in caso di dimenticanza, se un anno che ci apprestiamo a vivere sia bisestile è comunque piuttosto semplice. L’operazione da compiere per chiarire ogni dubbio è semplice: basta controllare se le ultime due cifre formano un numero divisibile per 4. Proprio per questo dopo il 2020 la cosa si ripeterà nel 2024 e nel 2028.
“Anno bisesto, anno funesto“
L’anno bisestile è considerato funesto perché febbraio per i romani era il mese dei morti. Savonarola, nel 1400, lo rese ancora più nefasto, parlando di carestie, epidemie e grandi tragedie legate all’anno funesto, da qui tutti i proverbi che non rendono onore al povero anno bisestile.
Lo sapevate che… il 29 febbraio, Leap Day, è l’unico giorno in cui le donne più intraprendenti possono sovvertire le regole e chiedere in sposo l’uomo dei loro sogni a patto che abbiano una zucchina in mano…
…Un’antica tradizione irlandese, risalente addirittura al V secolo, prevede che nel giorno bisesto siano le donne a proporre il matrimonio ai fidanzati, purché si presentino con una zucchina in mano e che, una volta dichiarate, dovranno baciare tre volte.
La leggenda narra che Santa Brigida si lamentò con San Patrizio del fatto che molte fanciulle dovevano aspettare troppo tempo prima che i poco tenaci fidanzati si decidessero a fare la fatidica domanda.
Allora, San Patrizio, patrono d’Irlanda, dopo le insistenti richieste della beata, decretò che, da quel momento in poi, le donne avrebbero potuto proporre il matrimonio agli uomini il 29 febbraio, cioè, una volta ogni quattro anni.
Fu in quella occasione che, Santa Brigida prese la palla al balzo e dichiarò il suo amore al santo patrono che, per nulla interessato, rifiutò la proposta.
Le regalò, però, un bacio affettuoso sulla guancia ed una tunica di seta.
Questa tradizione fu presto esportata anche in Scozia dai monaci irlandesi e, verso la metà del 1200, proprio la Scozia approvò una legge secondo la quale le donne potevano proporsi il 29 febbraio.
Se un uomo avesse declinato la proposta, allora, avrebbe dovuto comprare 12 paia di guanti alla ragazza, in modo che ella potesse nascondere l’imbarazzo di non indossare all’anulare un anello di fidanzamento, addolcendo la sofferenza e la delusione della giovane con un bacio, un dono in denaro ed un abito di seta.
Chi nasce il 29 febbraio, quando festeggia?
Sceglie lui. Qualcuno festeggia il 28 febbraio, qualcuno il primo marzo. Non c’è una regola fissa. La probabilità di nascere il 29 febbraio è di una su 1.461. In quattro anni ci sono 1.460 giorni, aggiungiamo quello dell’anno bisestile, si arriva così a 1.461. Nei paesi anglofono i bambini nati in quel giorno si chiamano “leapers” o “leaplings”, il 29 febbraio viene chiamato infatti leap-day, giorno ‘del salto’.
29 febbraio: un giorno in più, cosa ne farai?